Suscace

 

Il Progetto SUSCACE (Supporto Scientifico alla Conversione Agricola verso le Colture Energetiche) è stato sviluppato per rispondere alla concreta ed urgente domanda di ricerca, avanzata dalle proprietà industriali promotrici degli impianti previsti dai progetti di riconversione del settore bieticolo-saccarifero approvati dal Comitato interministeriale di cui all’articolo 2 del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 2, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 marzo 2006, n. 81.

Il Progetto ha difatti lo scopo di:

1) fornire supporto tecnico e scientifico agli attori della riconversione del settore bieticolo-saccarifero, trovando soluzioni alle problematiche da loro individuate;

2) mettere a disposizione degli agricoltori innovazioni tecnologiche strategiche per l’esito delle filiere;

3) condividere con i protagonisti del settore agro-energetico le più recenti acquisizioni della ricerca scientifica al fine di metterli nelle condizioni di indirizzare le proprie scelte imprenditoriali verso quelle specie, varietà e tecniche colturali, che hanno dimostrato di poter dare migliori risultati nell’ambiente specifico;

4) monitorare i cambiamenti e le possibili problematiche che la conversione di superfici prima coltivate a bietola verso le culture energetiche possono generare, nell’ottica di prevedere quello che potrà accadere nel bacino di approvvigionamento quando la centrale sarà a regime e quindi formulare sistemi e metodi di indirizzo per evitare che le eventuali problematiche identificate possano presentarsi

su larga scala.

Il progetto ha preso in considerazione aspetti agronomici, tecnologici e meccanici di specie arboree a rapida crescita (pioppo, robinia, eucalipto) e di specie erbacee oleaginose (colza, girasole, Brassica carinata, soia) ed erbacee ligno-cellulosiche (canna comune, sorgo da fibra, canapa) ed ha visto il coinvolgimento di tre centri di ricerca del CRA:

1. l’Unità di Ricerca per l’Ingegneria Agraria (CRA-ING):

2. l’Unità di ricerca per le Produzioni Legnose fuori Foresta (CRA-PLF);

3. il Centro di Ricerca per le Colture Industriali (CRA-CIN).