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Uno degli aspetti che frequentemente hanno condizionato la coltivazione del colza riguarda la scalarità di maturazione e la deiscenza delle silique. Per fornire indicazioni sulle reali perdite alla raccolta e su come provvedere al loro contenimento, Panacea ha effettuato, a partire dal 2007, prove comparative di raccolta della Brassica napus (colza) e della Brassica carinata, dotando la stessa mietitrebbiatrice di due tipologie di testate di raccolta, una comune da frumento ed una comprendente soluzioni specifiche per le Brassicaceae (lama mobile su piano orizzontale e lame separatrici verticali su entrambi i lati).

L’adozione delle testate a lama avanzata, più o meno rientranti, permette la caduta dei semi già all’interno della testata nella zona anteriore o immediatamente superiore alla coclea di alimentazione. In presenza di notevole sviluppo delle piante si sono anche presentati sporadici casi di fuoriuscita posteriore di seme e silique dalla testata superiormente alla coclea.

L’applicazione delle lame laterali svolge la massima efficienza quando riesce ad eliminare l’azione di strappo tra le piante, a volte intrecciate,  sfalciate e quelle ancora in piedi; lo strappo o sfregamento rappresenta difatti la causa più marcata di perdite a terra.

Tre anni di sperimentazioni hanno consentito di quantificare con precisione l’entità del prodotto non raccolto e di verificare l’efficacia dell’applicazione nonchè l’importanza di una corretta conduzione delle operazioni di raccolta, sia in termini di tempistica sia di regolazioni della raccoglitrice, al fine di ottenere i migliori risultati produttivi.

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