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Alla famiglia botanica delle Brassicaceae appartengono molte specie di piante di elevato interesse economico ed ambientale. Tra queste, la Brassica carinata e la Brassica napus vengono coltivate sopratutto per scopi energetici. La loro coltivazione in Italia ha avuto un notevole sviluppo negli ultimi anni e le perdite di granella oltre al danno diretto come perdita di produzione comportano negative ripercussioni sulle colture successive. In molti areali italiani la coltivazione in particolar modo di Brassica napus ha incontrato serie limitazioni a causa delle perdite di granella causate dalla naturale deiscenza del seme maturo, elemento che ha spostato l’interesse dei produttori verso la Brassica carinata, specie più resistente a tale fenomeno. La raccolta meccanica è stata frequentemente ritenuta responsabile delle scarse produzioni ottenute in alcune realtà a causa dell’apertura delle silique sia per deiscenza naturale sia durante la mietitrebbiatura. La generale mancanza di valori attendibili sulle reali perdite imputabili alla sola operazione meccanica ha contribuito ad alimentare tali responsabilità. Il gruppo Panacea, coinvolto fin dal 2007 nella valutazione della problematica ha svolto prove in diverse realtà nazionali cercando di fare chiarezza in merito.