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Panacea, nell’ottica di ridurre il costo di impianto di questa coltura, voce che incide per quasi 2000 €/ha nel bilancio economico colturale, ha promosso una attività di ricerca mirata a differenziare, prima dell’insacchettamento, le talee di pioppo in base al diametro, condizione indispensabile per poter poi provvedere alla automazione della fase di impianto.

Inoltre, poiché il costo di impianto è costituito per più della metà dall’acquisto per le talee che, nel 2009, è di 0,22 € l’una a causa principalmente della mancanza di una adeguata meccanizzazione della raccolta degli astoni e della successiva fase della produzione delle talee, riuscire a contrarre il costo di produzione della talea concorre alla riduzione del costo di impianto.

La produzione, selezione ed insaccamento della talea partendo dall’astone presenta una serie di problematiche:

 

  • gli astoni, tutti di 1 anno di età, appartengono a diversi cloni e hanno quindi diverse dimensioni (diametro basale compreso tra 5 mm e 30 mm, altezza compresa tra 1,5 m e 4 m) e conformazione (presenza di rami laterali e di curvature del fusto);
  • l’astone ha forma conica, quindi le talee basali avranno un diametro superiore rispetto a quelle apicali;
  • gli astoni vengono portati al centro di produzione delle talee in fasci dai vivai e quindi le singole piante devono essere selezionate manualmente prima di poterle suddividere in talee;
  • le piante vengono attualmente segmentate ad opera di una macchina dotata di lame circolari poste ad una distanza di 215 mm, che ottiene talee della stessa lunghezza ma di diverso diametro;
  • la calibrazione a valle della segmentazione viene attualmente fatta a mano con grande dispendio di manodopera e scarsa omogeneità di risultato;
  • risulta necessario provvedere ad una calibrazione il più possibile esatta delle talee in classi di diametro affinché si possa provvedere allo sviluppo di sistemi di alimentazione automatica della trapiantatrice;
  • risulta necessario preservare la germinabilità della gemma evitando abrasioni e contusioni della stessa, nonché mantenere la polarità della talea stessa per provvedere poi al suo posizionamento corretto nel terreno.

Al fine di trovare soluzioni compatibili con le problematiche descritte, il Cra–Ing, in collaborazione con la Ditta Agrimat di Tortona (AL) e Franco Alasia Vivai di Savignano (AL) e con il supporto finanziario di Enama, ha realizzato una macchina per la selezione ottica delle talee in base al diametro adattando un sistema di calibrazione già utilizzato per l’asparago.

La macchina, montata a valle del sistema di taglio delle talee sopra descritto, è costituita dai seguenti componenti:

 

  • un nastro con cinghie a “V” da 500 cm, che preleva le talee di pioppo (tutte tagliate ad una lunghezza di 215 mm) all’uscita del sistema per il taglio delle talee;
  • un nastro a “V” da cm 200 a velocità variabile atto ad allineare, singolarizzare e distanziare le talee fra di loro di circa 4-5 cm,

Questo secondo nastro si è reso necessario perchè gli astoni di pioppo vengono tagliati con lame circolari di circa 2 mm di spessore e quindi le talee cadono nel primo nastro a “V” una vicina all’altra, alcune adiacenti, e ciò potrebbe portare a false letture ad opera del sistema di lettura ottico. Per tale motivo il 2° nastro avanza ad una velocità superiore al primo, separando le talee adiacenti.

  • una calibratrice elettronica ottica dotata di telecamera per la lettura dei diametri . Le talee vengono trasportate da rullini biconici, che servono a centrare il prodotto sotto la telecamera di lettura. Come già detto, il principio di funzionamento è in parte mutuato dalla selezione dei turioni di asparago;
  • un sistema pneumatico gestito da software che permette, attraverso un soffio d’aria, inviato da ugelli erogatori azionati da una valvola elettro-pneumatica di indirizzare la talea, una volta caratterizzata dal sistema ottico, verso una specifica uscita,
  • quattro uscite, una per ciascuna classe di diametro (A, B, C, D), ognuna delle quali scarica alternativamente in due vasche insaccatrici. L’alternanza serve per dar modo e tempo ad un solo operatore, addetto al riempimento manuale dei sacchi, di eseguire tale operazione su tutte e quattro le classi dimensionali;
  • le talee fuori misura (diametro < 10 mm) o non riconosciute cadono in un raccoglitore a fine percorso.

La corretta classificazione delle talee in base al diametro ed il rispetto della polarità della talea sono le condizioni necessarie per poter prevedere la fase successiva, e cioè la automazione dell’alimentazione della talea alla trapiantatrice. Questa fase, alla implementazione della quale il Gruppo Panacea sta lavorando, permetterà una ulteriore sostanziale riduzione di manodopera utilizzata dal cantiere da 3 a 1 solo operatore.